Pachimetria Corneale Oculare Esame
Il dottor Severino è un chirurgo refrattivo e un artigiano dell’occhio con oltre 75mila interventi.

Pachimetria: esame della corneale oculare

La pachimetria consiste nella misurazione dello spessore corneale, generalmente compreso tra i 490 e 560 micron nella zona centrale e 700-800 micron in corrispondenza del limbus. Per la valutazione dello spessore corneale si fa ricorso alla pachimetria ottica oppure a quella ad ultrasuoni.

A che cosa serve?

La pachimetria è di fondamentale aiuto per la diagnosi differenziale e monitoraggio di patologie quali il cheratocono, la degenerazione marginale pellucida, la distrofia corneale di Fuchs ed altre distrofie e degenerazioni corneali e affezioni corneali per le quali se ne renda necessario il monitoraggio dello spessore, come ad es. le ulcere corneali.

La tachimetria è un esame fondamentale per stabilire l’indicazione ad un intervento di chirurgia refrattiva con laser ad eccimeri.

La pachimetria può essere d’ ausilio per una quanto più corretta determinazione della pressione introculare (IOP – Intraocular pressure).

I pazienti con una cornea più sottile della norma hanno un maggiore rischio di sviluppo e progressione dei danni glaucomatosi, mentre quelli con uno spessore corneale maggiore, sarebbero più protetti da questo rischio.

Nei pazienti con cornea più sottile infatti la misurazione della IOP è minore di quella reale, per cui un aumento patologico della pressione intraoculare potrebbe essere sottovalutato e sottostimato con conseguenti danni più o meno gravi a carico della visione.

Un altro caso in cui è richiesto l’ esame pachimetrico è lo screening da eseguire in pazienti da sottoporre nella chirurgia rifrattiva corneale o di trapianto di cornea e per il monitoraggio e la valutazione postoperatoria.

Come viene eseguito?

L’esame non richiede una particolare collaborazione.

Nel caso della pachimetria ottica sarà necessario far poggiare al paziente il mento e la fronte allo strumento fargli fissare una luce che si trova all’interno dello strumento, il quale eseguirà una sorta di foto con che verrà analizzata per ottenere i dati richiesti.

L’esame non è invasivo e non crea disturbi né fastidi.

Il Dott. Severino

Il dr. Dario Severino è un chirurgo refrattivo con più di 25mila interventi con tecniche PRK e Lasik eseguiti e più di 50mila pazienti operati per diverse patologie oculistiche, è inoltre docente di neuroftalmologia all’Università di Pisa. Se vuoi un primo parere sul tuo caso, puoi scriverci una mail, il dottore sarà lieto di risponderti.

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Qui allo Studio Oculistico Severino dedichiamo tutto il tempo che serve alle visite dei nostri pazienti: eseguiamo tutti gli esami necessari per ottenere una diagnosi completa e tutti gli elementi necessari per la preparazione di eventuali interventi.

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